JD.com sfida Amazon ed apre negozi robotizzati in Europa

Dall’inizio della pandemia lo shopping automatizzato sta assistendo ad una forte crescita e arrivano proprio dalla Cina le più grandi innovazioni, pronte a rivoluzionare il modo di fare shopping anche in occidente. Il colosso pechinese conosciuto come JD.com ha iniziato ad esportare le proprie competenze in materia di innovazione anche nel Vecchio Continente mettendo a disposizione dei clienti due store fisici nei Paesi Bassi. Ma possiamo parlare solo di un inizio, visto che JD dopo essere approdata a Leida e Rotterdam è pronta ad aprire nuove sedi imponendosi come diretta concorrente del marketplace che fino ad oggi ha dominato la scena europea e cioè Amazon. Nonostante una perdita del 20% nel fatturato del 2021 dovuto alla stretta del Partito Comunista cinese in oriente, la compagnia, conosciuta in madrepatria come Jingdong, non ha voluto arrestare il suo flusso di espansione avviando la propria “campagna occidentale” e puntando sull’hi tech e sull’automatizzazione. Una sfida da non trascurare per i giganti e-commerce in Europa visto anche che sono previste due nuove aperture sempre nei Paesi Bassi, precisamente ad Amsterdam e a Utrecht, con l’intenzione di non fermarsi e di raggiungere le capitali dei maggiori paesi dell’Unione. Partire dall’Olanda non è una scelta casuale: trattandosi di uno dei paesi più urbanizzati e con il più alto tasso di reddito pro capite viene considerata dal marchio una vera e propria miniera d’oro. C’è anche un’altra ragione logistica e strategica da non trascurare: il porto di Rotterdam, che oltre a essere uno dei più grandi del mondo è il principale sbocco delle merci cinesi in Europa. Non a caso il 35% di Euromax Terminal, il più grande e sofisticato deposito di container del porto, è controllato dal gigante cinese Cosco.

Un nuovo concetto di shopping tutto cinese

Il progetto di JD.com punta molto sull’automatizzazione, con flotte di robot che andranno a sostituire il personale che siamo abituati a vedere nei negozi e nei grandi magazzini. Un nuovo modo di improntare l’e-commerce che sembra funzionare, visto che dopo la pandemia sono sempre più le persone che cercano di evitare contatti e assembramenti. I clienti sembrano quindi apprezzare questo nuovo modo di fare shopping in modo sicuro, anche se non vengono ancora calcolati i danni che le braccia tecnologiche possano apportare all’economia dei cittadini. Ma nonostante ciò vediamo come funzioneranno questi store. Innanzitutto proporranno una vasta scelta di prodotti di ogni genere che vanno da quelli alimentari a quelli per l’infanzia, dalla cosmetica alla moda, dall’arredamento agli elettrodomestici. Un software automatico raccoglie e gestisce gli ordini online dei clienti, preparando velocemente la merce per il ritiro o per la consegna a domicilio. Operazioni di distribuzione che saranno anch’esse svolte da sofisticati droni e veicoli terrestri che vengono impiegati per prelevare, smistare e trasferire la merce. Mentre i clienti fanno acquisti, i tag rfid (identificazione a radiofrequenza) tengono traccia dei prodotti che selezionano, mentre i pagamenti vengono effettuati tramite un account WeChat o Alipay collegato. Oltre ad improntare tutto il processo puntando sulla tecnologia, il colosso cinese è anche pronto a promettere un risparmio del 10% rispetto ai concorrenti ed a offrire un servizio impeccabile basato sull’esperienza che in questi ultimi anni è riuscito ad accumulare grazie a diversi test digitali su l’automatizzazione che in Cina sono già un trend del mercato. Nel giro di tre anni, tra il 2017 e il 2020, il settore della vendita automatizzata nel paese del dragone, è riuscito a raggiungere i 7,1 miliardi di dollari. Inoltre entro la fine del 2022 ci si aspetta che gli utenti diventeranno 245 milioni, rispetto al 2017 quando erano solo 6. Un trend che sembra avere futuro anche dopo la fine della pandemia e di cui JD vuole farsi assoluto promotore nel nostro continente.