Il futuro dell’e-commerce secondo Shopify

Il ritmo è l’entità del cambiamento che ha visto colpito il settore del commercio elettronico in questi ultimi due anni ha dell’inverosimile. I venditori online, ed in particolare le piccole imprese, hanno dovuto lottare, e non poco, per restare sempre al passo con il cambiamento. Il recente rapporto di Shopify, The Future of Commerce nel 2022, analizza come i rivenditori abbiano affrontato “più cambiamenti negli ultimi due anni che nei due decenni precedenti“, e rivela intuizioni e consigli per aiutare le aziende nel riuscire ad affrontare le nuove sfide che il mercato propone.  Nonostante tutto, infatti, ci sono ancora molti aspetti da ottimizzare e che possono essere sfruttati per fare la differenza: tra tutti spiccano i tempi di consegna veloci e l’uso dei social per il coinvolgimento del cliente.

Le abitudini dei consumatori al centro del progetto e-commerce

Recenti studi stanno evidenziando come il comportamento dei consumatori si stia evolvendo e come la scelta di un marchio sia sempre più dettata dai valori che esso riesce a trasmettere. Partendo da questo è importante quindi per un negozio online costruire fedeltà intorno al marchio mandando messaggi precisi che coinvolgano l’utente e che lo tocchino emotivamente. Come Shopify riporta: “le persone sono più che mai disposte ad acquistare da marchi che partecipano allo loro a causa scegliendo a seconda di criteri geografici, valori aziendali o di impegno alla sostenibilità”. Affermazione che trova conferma anche nell’ eCommerce Market Credibility Study proposta da Forrest Consulting nel settembre 2001 attuata per evidenziare che un 47% delle persone che scelgono di acquistare da un brand sono spinte dalla presenza locale dello stesso e dai forti valori che riesce a trasmettere. Un 77% invece afferma di concentrarsi molto sulle garanzie di sostenibilità ambientale che l’azienda riesce a garantire per il packaging e per la consegna nella scelta finale d’acquisto.

I tempi di consegna non sono poi così importanti

Il cliente nel 2022 vuole assolutamente una consegna veloce ed efficiente, tuttavia spenderà più soldi e accetterà tempi di spedizione più lenti se troverà il marchio che fa al caso suo. Questo segnale deve essere raccolto dalle imprese per cercare di bilanciare il messaggio trasmesso con le abitudini di acquisto e le aspettative di consegna del cliente. Nonostante non si possa garantire una velocità nella consegna è importante lavorare su una forte comunicazione con il cliente in modo che sia comunque spinto ad acquistare sul proprio e-commerce e a spingerlo verso il successo. Secondo Shopify le parole chiave per il successo nel 2022 sono differenziare e diversificare: “non sarà l’anno della competizione sul prezzo più basso ma si baserà su quale brand offrirà la miglior prospettiva. La gente vuole comprare da marchi che rappresentano una missione, marchi che si allineano con le loro convinzioni personali”. Se le aziende riescono nell’arduo compito di attrarre clienti fedeli ai valori del marchio, gli ostacoli della catena di approvvigionamento e l’aumento dei costi di consegna diventano problematiche meno pesanti.

I clienti sono super pretenziosi

Il cliente moderno è molto chiaro su ciò che vuole e si aspetta dal settore retail e sicuramente non può fare a meno di un’esperienza omnicanale. L’ Omnichannel retail è un approccio che punta a fornire ai clienti un’esperienza di shopping unificata e senza intoppi, attraverso canali digitali e fisici, durante ogni fase del percorso d’acquisto, dalla navigazione/scoperta del prodotto fino all’acquisto finale. Un sondaggio condotto da Software Advice su 700 retailer evidenzia questa tendenza: “Per avere successo oggi, i retailer devono avere una strategia omnicanale unificata pronta a soddisfare le esigenze del nuovo cliente online. Quando si tratta di implementare la vostra strategia omnicanale, fornire una gamma di canali di comunicazione e per shopping è la chiave del successo”. I consumatori stanno riscoprendo anche il valore di tornare a fare shopping in prima persona ma questo non significa che preferiscono il fisico rispetto all’online ma che anzi vogliono avere la possibilità di sfruttare entrambi. I clienti vogliono essere in grado di ordinare online, ma tornare in negozio per visionare il prodotto, o guardare un prodotto in uno showroom e acquistarlo su un e-commerce. Sapere da dove cominciare nel mettere insieme un piano per affrontare le sfide imminenti è difficile. Ma un punto chiave del rapporto di Shopify indica la necessità per i rivenditori di differenziare il loro business. Un ottimo punto di partenza è abbracciare e promuovere pratiche commerciali sostenibili. Le aziende che nel 2022 ignorano l’impulso alla sostenibilità degli acquirenti lo fanno a loro rischio o pericolo, o come Shopify preferisce dire: “o andare verso il green o finire in rosso”.