Cos’è la DAMO Academy di AliBaba

La globalizzazione, fin dagli albori, ha visto il mondo sottoposto a grandi cambiamenti, un pianeta divenuto ormai senza barriere ha permesso il libero scambio di informazioni e capitali ad una velocità che fino a poco prima era inimmaginabile. Un contributo senza dubbio importante lo hanno apportato le nuove tecnologie, sviluppate appunto, per andare incontro e favorire i nuovi flussi. Alle richieste di velocità e comodità del pubblico globale sta rispondendo sempre più presente soprattutto l’intelligenza artificiale che per sua definizione è così descritta: “un insieme di tecnologie computazionali che sono ispirate, ma che operano in modo abbastanza differente, al modo in cui gli esseri umani utilizzano il proprio sistema nervoso e i propri corpi per percepire, apprendere, ragionare e agire nell’ambiente circostante”. Parliamo quindi di tutte quelle tecnologie che puntano all’automatizzazione per rendere procedimenti prima lunghi ed esasperanti ora molto più semplici ed automatici. In un mondo divenuto ora veramente globale ed interconnesso l’IA sembra essere l’unica soluzione all’interdipendenza dei paesi venutasi a creare, come un vigile urbano che deve dirigere il traffico incontrollato di quell’autostrada chiamata mondo. Lo ha capito bene il gigante cinese dell’e-commerce Alibaba che negli ultimi anni sta puntando molto su macchine e macchinari che non hanno tanto lo scopo di “togliere braccia al lavoro” ma piuttostosono state create per adattare il mondo delle vendite online ai nuovi comportamenti degli utenti online. 

Il lavoro della DAMO e le nuove invenzioni

L’azienda di vendite online cinese ha creato per l’occasione una vera e propria accademia, conosciuta come DAMO, che studia l’intelligenza artificiale come soluzione unica e veloce ai nuovi problemi che affliggono il mondo delle vendite online. Durante il periodo di pandemia, l’istituto di ricerca è stato il primo ad annunciare l’esistenza di un test in grado di elaborare immagini provenienti da TAC e, in soli 20 secondi, fornire una diagnosi positiva o negativa al COVID-19. In questo momento invece l’attenzione sembra essere rivolta alle olimpiadi invernali che si stanno svolgendo proprio nel Paese del dragone con lo scopo di sfruttare l’IA per coinvolgere il pubblico di ogni dove e spingere le persone ad un ritorno alla socialità, aspetto che il Covid ci ha visto per molto tempo negata. Ecco allora l’arrivo di Dong Dong un personaggio virtuale, ormai diventato idolo delle folle, completamente generato al computer che sfrutta il livestreaming, trend in forte crescita in Cina così come in Occidente, per interagire e comunicare con appassionati e tifosi da tutto il mondo. Il personaggio virtuale appare sotto forma di una ragazza pechinese di 22 anni appassionata di sport invernali, che nelle sessioni di live streaming risponde a domande e fornisce curiosità legate alle Olimpiadi, promuovendo gli articoli legati ad esse e esibendosi anche in svariati balletti e prestazioni canore. Un nuovo idolo virtuale, uno dei tanti, che è riuscito a guadagnare enorme popolarità in Cina negli ultimi anni. Un trend in forte crescita in Oriente, tanto che la società di consulenza cinese iiMedia ha stimato un valore di mercato degli idoli virtuali in Cina che raggiungerebbe addirittura un valore di 6,22 miliardi di Yuan, circa 978 milioni di dollari. Oltre a quello proposto da Alibaba, troviamo tra gli idoli virtuali più famosi  Luo Tianyi, un cantante pop con oltre 5 milioni di follower sul sito cinese di social media in stile Twitter, Weibo. Lo stesso Luo Tianyi che si è esibito con una canzone completamente originale a tema olimpico, durante la preparazione ai giochi invernali.