All’interno del nostro mondo che risulta essere sempre più digitalizzato sono i dati a fare veramente la differenza. Tutta quella serie di codici ed informazioni che viaggiano alla velocità della luce da una zona all’altra del nostro paese, mettendo in connessione continenti anche geograficamente distantissimi. Quando si è in possesso di un’attività lo scambio di questa tipologia di informazioni, impacchettate in file o cartelle, può risultare in molti casi eccessivo. Se è vero che le ultime tecnologie sono state pensate per essere prestanti anche se sottoposte a grandi sforzi, spesso può capitare che una mole troppo eccessiva di file tenda a rallentarli e piano piano a deteriorarli, rendendoli poi inutilizzabili. Ecco allora che arriva in soccorso la compressione, una tecnica che prevede di ridurre lo spazio che le informazioni occupano, senza però intaccarne il contenuto. La possibilità di comprimere le informazioni si basa sul fatto che spesso possono contenere spazi inutilizzati, elementi non significativi oppure ripetizioni. Fondamentalmente si possono distinguere due tipi di compressione:
- senza perdita di dati: si utilizza in particolare per trasferire attraverso internet documenti, programmi e dati di una certa rilevanza. In questi casi la compressione si usa per velocizzare i tempi di connessione e per trasmettere i dati nella loro integrità. Chi riceve questi documenti, usando programmi di decompressione, recupera tutte le informazioni originali. Questo tipo di compressione genera i file nei formati ZIP, GIF, ARJ e altri ancora.
- con perdita di dati: viene chiamata anche LOSSY ed è usata in molti casi, specialmente quando si ha a che fare con informazioni digitalizzate (per esempio fotografie o file d’audio) in cui è possibile rinunciare a qualche piccolo dettaglio insignificante per guadagnare spazio e per una trasmissione più efficiente.
Come poter comprimere i dati su Google Drive
Google Drive negli ultimi anni si è guadagnato la fama di miglior contenitore cloud ,usufruibile su ogni tipo di dispositivo. per salvare ed immagazzinare file, con la sicurezza di trovare i contenuti sempre aggiornati e a disposizione dell’utente. Nonostante ciò un numero di file o cartelle troppo elevato che richiedono molto spazio di archiviazione può comunque compromettere sia la velocità di caricamento che quella di trasmissione. Proprio per questo motivo anche il servizio offerto da Google ha messo a disposizione la possibilità di creare file .zip per comprimere un gruppo di file o di cartelle. In questo modo i file occupano meno spazio sul dispositivo e sull’account e possono essere trasmessi, esplorati, salvati e modificati grazie a Quickoffice in modo molto più rapido e senza interruzioni. Il procedimento è piuttosto semplice anche se i benefici sono piuttosto numerosi, basterà infatti:
- Evidenziare i file o le cartelle da comprimere;
- Premere o trascinare (per mobile) i file sull’icona che riporta la scritta Comprimi;
- Inserire il nome per la cartella che verrà a crearsi che deve però avere estensione zip.
Dopo questo passaggio il gioco è fatto, con la possibilità in ogni caso di esplorare, aprire, modificare, salvare, inviare e trasferire la nuova cartella zippata.