Da quando il campo SEO ha ottenuto una rilevanza così importante nella classificazione di un sito o di una pagina all’interno del ranking dei risultati, sono nati nuovi strumenti e funzioni che contribuiscono al successo finale. Uno tra i più utilizzati è senza dubbio il redirect, una funzione che permette di reindirizzare gli utenti che cliccano su una determinata URL verso un indirizzo diverso da quello indicato originariamente dal browser. Attenzione però a mettere al corrente della modifica anche i crawler dei motori di ricerca che dovranno essere in grado, una volta interrogato il vecchio percorso link, di visualizzare la modifica e riportare gli utenti verso il nuovo URL. Diverse sono le situazioni in cui poter utilizzare i redirect ed è quindi essenziale saper padroneggiare questa tecnica soprattutto se si possiede un e-commerce dato che, lo vedremo più avanti, i benefici possono risultare davvero fondamentali.
Quando si può usare il redirect
Data la natura flessibile di questa funzionalità, il redirect trova applicazione in diverse occasione, come ad esempio:
- si vuole cambiare il dominio del proprio sito web;
- si desidera fornire una soluzione ai link rotti, evitando a chi naviga la fastidiosa situazione di finire su una pagina con errore 404 che non esiste più o non è più attiva;
- una pagina web è in manutenzione e non si vuole perdere l’opportunità di coinvolgere il cliente, reindirizzandolo temporaneamente verso una pagina differente creata per l’occasione. È il caso, ad esempio, del restyling di un sito web.
- sia stia svolgendo un cambio di CMS o di alberatura delle URL;
Analizzando tutte queste utilità si può capire quanto il redirect possa essere adatto a diverse tipologie di siti ma in particolare quanto i risultati siano favorevoli a chi gestisce un e-commerce.
Il redirect come strumento essenziale per l’e-commerce
Analizzando i diversi metodi di utilizzo è facile capire quanto i redirect siano importanti per mantenere un flusso di navigazione fluido che incrementi la user experience fornendo una soluzione veloce e senza interruzioni. È anche fondamentale allo scopo di mantenere alto il posizionamento che il proprio sito ha raggiunto in termini di SERP. Un redirect infatti mostrerà un contenuto legato al vecchio, mantenendone il posizionamento o in ogni caso trasferendogli gran parte del suo valore, in modo che tutto il lavoro fatto in precedenza non vada perso e soprattutto che la perdita di rank non influisca sulle casse dell’attività. Per capire meglio l’importanza di questa tecnica possiamo avvalerci di un esempio: quando un prodotto che con il tempo ha guadagnato un buon posizionamento nei risultati di ricerca viene a mancare al proprietario dell’e-commerce perché finito fuori produzione o magari perché si è cambiato fornitore. In questo caso è utile avvalersi di un redirect 301, un reindirizzamento permanente che mantiene in ranking, per proporre al cliente un prodotto che per caratteristiche è molto simile a quello non più disponibile. Una considerazione importante va fatta anche per i backlinks: se la pagina prodotto in questione è ben indicizzata, ha un notevole traffico e ha diversi backlinks che puntano ad essa, un’ottima idea potrebbe essere quella di cercare di recuperare i backlinks in questione. In questo modo si migliorerà sicuramente il posizionamento e si contribuirà all’obiettivo di non scendere o scomparire nella seconda pagina di Google.