Quando si vende online ci sono differenti modelli di business a cui attingere e noi in prima persona abbiamo sempre preso come riferimento soltanto il mondo e-commerce. Abbiamo definito questa realtà, è sicuramente lo è, come un’ottima occasione per vendere online nel 2022 ma in realtà non è l’unica strada percorribile per arrivare al successo. Anche i siti che propongono contenuti possono risultare estremamente redditizi, scalabili e vantaggiosi anche se prevedono diverse strategie di monetizzazione e di crescita proponendo un tipo di bene che è differente dai prodotti fisici. Parliamo di tutti quei blog o siti di contenuti che propongono una libreria di informazioni intorno ad un determinato argomento con lo scopo di raccogliere più pubblico possibile e monetizzare attraverso il traffico. Rispetto all’e-commerce possiamo considerarlo un progetto a lungo termine e molto più impegnativo. Dall’inizio alla fine richiede una grande dose di tempo, creatività e costanza che potrebbero richiedere svariati mesi prima di ottenere un ritorno monetario. Molti investitori non vedendo un profitto istantaneo infatti, decidono di abbandonare il progetto dopo poco tempo non considerando che questo tipo di mercato richiede molti sforzi prima di potersi trasformare in una fonte di ingressi affidabile e stabile. Coinvolgere il pubblico proponendo un bene immateriale come parole o informazioni risulta in modo scontato essere più complicato ma non per questo non può portare al successo.
Perché avviare un sito di contenuti online
Quando si punta su un sito di contenuti il traffico può essere monetizzato in vari modi: con la vendita di ebook e corsi, offrendo servizi, annunci display, marketing di affiliazione, la raccolta e la vendita di link e molto altro ancora. La strategia di costruzione e scalabilità dei siti di contenuti possono differire a seconda della strategia che si sceglie. Questo però non preclude il fatto che ci sono dei vantaggi appurati nell’intraprendere questo business online rispetto all’ e-commerce:
- Ampi margini di profitto: questi siti di nicchia hanno costi generali molto bassi. Il traffico è gratuito, a lungo termine, e molte strategie di monetizzazione hanno oltre il 90% dei margini di profitto. I siti e-commerce hanno più spese. Devono fabbricare prodotti o acquistarli dai fornitori. Hanno anche costi di spedizione, dipendenti, e devono far fronte a più adempimenti fiscali.
- Un portfolio di siti: se è vero che avere più siti per lo shopping online è possibile, per i siti di contenuto è molto più semplice. Poiché sono proprietà passive, è possibile costruire, gestire e far crescere più siti alla volta. Non richiedono un’attenzione costante nella gestione. Una volta che il sito è ben avviato è possibile iniziare a concentrare risorse e tempo per la crescita di un altro sito senza preoccuparsi di possibili mancanze o sviste che sono legate a disattenzioni nel mondo e-commerce.
- È versatile: gli argomenti da poter trattare sono smisurati con l’unico scopo di finire al top del ranking di Google per poter monetizzare il traffico. Non è da escludere il fatto che possano funzionare come strumento di supporto per attirare nuovi visitatori e reindirizzarli a fare acquisti sul proprio e-commerce.
- È autosufficiente: quando si cerca di indirizzare pubblico su un e-commerce si punta spesso su annunci a pagamento che, se sfruttati male, una volta disattivati non portano risultati. Basandosi esclusivamente su tecniche SEO (keywords, link, ecc.) il sito di contenuti, se progettato correttamente, può essere una fonte gratuita di pubblico organico a lungo termine. Una volta effettuato il lavoro non saranno necessari ulteriori investimenti anzi affermandosi come sito autorevole per una nicchia di persone si otterrà un pubblico di clienti abituali che porteranno al passaparola e ad ottime recensioni.